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lunedì 19 gennaio 2009

Obama, parata di stelle a Lincoln Memorial,concerto online su Hbo

New York, 18 gen






" Negli Stati Uniti tutto è possibile", motivo per cui "sono fiducioso come lo sono sempre stato" nel futuro del Paese. Lo ha detto il presidente eletto Barack Obama dal palco allestito al Lincoln Memorial, dove è in corso un megaconcerto in suo onore.
"La ripresa non sarà facile, né veloce. Ci saranno passi falsi e rallentamenti. Ma nonostante questo io sono qui, fiducioso come sempre per dire gli Stati Uniti ce la faranno", ha detto il presidente eletto, che giurerà martedì e si insedierà alla Casa Bianca, sottolineando che "il sogno dei padri fondatori è ancora vivo".
Sebbene Obama abbia ammesso che "ci vorrà del tempo prima che il Paese torni a crescere" e che per rilanciare l'economia "ci vorrà più di un anno", il presidente si è detto "fiducioso come sempre" che il Paese riuscirà a superare le sfide che dovrà affrontare.




- Una parata di stelle è pronta a salire sul palco allestito al Lincoln Memorial per il megaconcerto di questa sera a Washington, in quello che è uno dei momenti clou delle celebrazioni per l'insediamento del presidente eletto Barack Obama, che giurerà martedì. Hbo ha comprato per 2,5 milioni di dollari i diritti per l'evento, ma ha fatto una promessa: il concerto potrà essere seguito, gratis, sul sito dell'emittente televisiva, ma solo negli Stati Uniti.
C'è da giurare che la pagina web di Hbo, - www.hbo.com/weareone - sarà presa d'assalto da tutti coloro che non potranno essere presenti a Washington, complice anche le temperature ben al di sotto dello zero attese per la serata. Il video sarà però disponibile solo negli Stati Uniti e nei territori americani: il resto del mondo dovrà mettersi l'animo in pace, accontentandosi delle scuse dell'emittente per il disagio.
Il presidente eletto Barack Obama è arrivato al Lincoln Memorial, mano nella mano con la moglie Michelle, e accompagnato dal vicepresidente eletto Joe Biden e consorte, proprio per assistere allo spettacolo. Sedute accanto al palco, un po' infreddolite dal vento battente, le figlie di Obama, Malia e Sascha. Già gremito il Lincoln Mall, il prato che si trova davanti al Lincoln Memorial e che porta fino al celeberrimo obelisco.
Il programma, iniziato alle 14.30 (le 20.30 in Italia), è da fare invidia alle migliori kermesse musicali. Da Beyoncé a Bruce Springsteen, dagli U2 a Mary J. Blige, da Jon Bon Jovi a John Legend, Shakira, Will.i.am e Stevie Wonder, tutti saliranno sul palco per festeggiare il presidente eletto.
Non mancheranno inoltre ospiti del mondo dello spettacolo, del cinema e dell'intrattenimento, con un'unica grande assente, ovvero Oprah Winfrey che ha sostenuto Obama fin dall'inizio della sua campagna elettorale. Se l'attore Denzel Washington ha dato il via allo spettacolo, più tardi saliranno sul palco anche Rosario Dawson, Jamie Foxx, Tom Hanks, Queen Latifah, Forest Withaker e Tiger Woods.

UNA PIETRA MILIARE NELLA STORIA RAZZIALE AMERICANA

L'insediamento di Obama, padre nero del Kenya e madre bianca del Kansas, segna una pietra miliare nella turbolenta storia delle relazioni razziali in America.

Giunge ad oltre quarant'anni dal culmine del movimento per i diritti civili guidato da King, che predicava l'armonia tra razze ed è stato assassinato nel 1968 da un estremista bianco.

Obama ha spesso invocato l'eredità di King durante la sua campagna elettorale, ma ha cercato anche di evitare un richiamo diretto alla razza, che rimane un fattore di divisione nella società Usa, tanto che viene spesso definito un politico "post-razziale".

Una folla da record è attesa per la cerimonia di domani, con un milione di persone che riempirà il National Mall, e altre migliaia che faranno da ali alla parata di auto dirette alla Casa Bianca.

In azione ci sarà anche un apparato di sicurezza senza precedenti, che vedrà schierati esercito, polizia, marina e aviazione.

In corso in tutta Washington dal fine settimana ci sono feste, concerti, spettacoli e seminari, che domani toccheranno il loro culmine.

Alla Casa Bianca, gli uomini dell'amministrazione Bush stanno facendo le valige e lo stesso presidente sta tenendo un basso profilo.

Bush ha avuto una lunga serie di telefonate di addio, tra cui quelle con il primo ministro russo Vladimir Putin e il presidente Dmitry Medvedev, il primo ministro britannico Gordon Brown, il presidente israeliano Shimon Peres, il presidente georgiano Mikheil Saakashvili, quello sudcoreano Lee Myung-bak,e l'italiano Silvio Berlusconi

L'atto finale di Bush sarà il saluto ad Obama alla Casa Bianca prima del giuramento. Poi lo accompagnerà nel corteo di auto verso la cerimonia di insediamento, prima di prendere l'aereo che lo riporterà a casa in Texas.

Bush lascia l'incarico con uno dei più bassi livelli di popolarità mai avuti da un presidente moderno e alcuni storici già azzardano il giudizio che la sua presidenza sia stata una delle peggiori della storia.

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