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domenica 6 ottobre 2013

Abolire la legge Bossi/Fini

ecco i veri responsabili delle morti a Lampedusa

E' difficile per noi astenerci dal commento sui fatti di Lampedusa. 
E' difficile soprattutto dopo aver ascoltato le solite dichiarazioni zeppe di retorica d'accatto da parte di importanti parlamentari ed esponenti del governo.

Dov'erano costoro quando passò la famigerata legge tuttora in vigore scritta da Bossi e Fini?

Dov'erano quando fu introdotto il reato di “clandestinità” che, colmo dei colmi, ora rende dei criminali non solo i superstiti di un terribile naufragio, ma anche chi ha salvato le loro vite a rischio della propria?

Come non indignarsi quando ascoltiamo un primo ministro che dice che ciò non deve più succedere e un vice che dichiara che all'orizzonte ci sono altre tragedie uguali?
 Cosa fanno costoro per evitarle?

Come possiamo essere a favore dei CIE, vere e proprie strutture di segregazione, nelle quali sono rinchiusi migliaia di migranti, per mesi, in attesa di essere rispediti nei luoghi dai quali sono fuggiti semplicemente per salvarsi la vita?

Come possiamo non indignarci di fronte alle dichiarazioni di chi dice che i flussi migratori devono essere fermati al di là del Mediterraneo, pur essendo a conoscenza delle migliaia di morti nel deserto o nei terribili lager libici? Come non vergognarsi sentendo un ministro della Difesa paragonare le risse nel bar del proprio paese alle guerre del Medio Oriente, semplicemente per giustificare la spesa di decine di miliardi per comperare gli F35?

L'asilo e l'accoglienza sono diritti ai quali non possiamo rinunciare.

Abolire la Bossi/Fini

Contro i Centri per l'Identificazione e l'Espulsione
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Che fine gli avete fatto fare ai 103 milioni di euro che l' Europa vi ha dato per Il Fondo Europeo per l'Integrazione dei cittadini di Paesi terzi?

Con decisione del Consiglio dell’Unione Europea n. 2007/435/CE, in data 25 giugno 2007, è stato istituito il Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi terzi per il periodo 2007-2013 nell’ambito del programma generale ‘Solidarietà e gestione dei flussi migratori’.

Il Fondo ha lo scopo di aiutare gli Stati membri dell’Unione europea a migliorare la propria capacità di elaborare, attuare, monitorare e valutare tutte le strategie di integrazione, le politiche e le misure nei confronti dei cittadini di Paesi terzi, lo scambio di informazioni e buone prassi e la cooperazione per permettere ai cittadini di Paesi terzi, che giungono legalmente in Europa, di soddisfare le condizioni di soggiorno e di integrarsi più facilmente nelle società ospitanti.

Lo stanziamento complessivo per il Fondo Europeo per l’Integrazione per gli anni dal 2007 al 2013 è pari a 825 milioni di euro, di cui 768 milioni distribuiti fra gli Stati membri sulla base di criteri che tengano conto del numero di cittadini di Paesi terzi regolarmente soggiornanti nello Stato membro e 57 milioni per le azioni comunitarie. In particolare, le risorse finanziarie totali stanziate per l’Italia, con riferimento all’intero periodo, ammontano a circa 103 milioni di euro.

Sulla base delle priorità di intervento specificate dalla Commissione Europea per la destinazione delle somme stanziate, il Ministero dell’Interno, Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, individuato quale autorità responsabile per l’Italia, ha sviluppato una strategia per l’utilizzo delle risorse del Fondo, predisponendo un Programma pluriennale, relativo all’intero periodo di riferimento (2007-2013) e alle annualità 2007-2012 che sono state finora approvate dalla Commissione europea.

leggi anche : http://cipiri19.blogspot.it/2013/10/taranto-bucarest-la-rotta-delle-badanti.html

Taranto-Bucarest: la rotta delle badanti



Taranto-Bucarest: la rotta delle badanti

Réportage da un viaggio in bus lungo due giorni attraverso l'Europa, con le migranti rumene. L'audiodoc di questa storia ha vinto il Premio Rossi. Di [Flavia Piccinni]

C'è un filo invisibile che collega l'Italia alla Romania. È un filo fatto di asfalto e di pneumatici. È un filo fatto di sguardi, e di capelli tagliati corti. Profuma di orecchiette al sugo, ma ha il sapore del goulash. Questo filo di seta parte dalle vite delle nostre nonne e delle nostre mamme, e arriva alle storie di altre donne - di altre nonne, di altre mamme - in Romania. A fare la spola fra i due universi ci sono degli autobus di linea e dei pulmini...

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leggi anche 


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