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mercoledì 25 luglio 2012

TARANTO: TRA LAVORO E SALUTE DEI CITTADINI

 

TARANTO: TRA LAVORO E SALUTE DEI CITTADINI

Tensione alle stelle a Taranto per i possibili provvedimenti giudiziari nei confronti dell’ di Taranto. Nelle prossime ore dovrebbero essere noti i provvedimenti emessi dalla Procura della Repubblica che vede cinque persone dei vertici societari e aziendali indagati per il reato di disastro ambientale colposo e doloso. Nel capoluogo ionico da giorni circolano voci di un imminente sequestro degli impianti che potrebbe essere disposto dalla magistratura a seguito dei risultati delle perizie sull’inquinamento ambientale provocato dalle diossine emesse dall’azienda.

Nel mirino dei giudici sarebbero le aree del siderurgico che, in base alle indagini e alle perizie, provocano il maggior inquinamento con riflessi diretti sulle condizioni di salute dei lavoratori siderurgici e dei cittadini di Taranto. I settori in questione sono l’area a caldo dell’Ilva, dove ci sono le cokerie, la linea di agglomerazione e i parchi minerali dove arrivano e vengono stoccati ingenti quantitativi di materie prime poi impiegate nel ciclo di fusione e produzione dell’acciaio
Per scongiurare l’imminenza del sequestro degli impianti i sindacati Fim, Fiom e Uilm di Taranto hanno indetto questa mattina uno sciopero dei lavoratori dell’Ilva con presidio davanti allo stabilimento per manifestare la preoccupazione dei dipendenti del Siderurgico sul loro futuro occupazionale. In tarda mattinata migliaia di lavoratori hanno bloccato gli accessi alla statale 106, che porta in Calabria, e alla statale 7 Appia per Bari. Il 30 marzo scorso manifestarono per le vie della citta’ 8.000 tra operai e impiegati. L’Ilva di Taranto del gruppo Riva, è la più grande acciaieria europea con un’occupazione diretta di 11.571 persone ed una produzione di acciaio (dati 2011) di 8,4 milioni di tonnellate annue.

Resta intanto confermato l’incontro del 26 luglio a Roma: fra Clini, i rappresentanti dei Ministeri dello sviluppo economico, della coesione territoriale e dell’economia insieme alla delegazione istituzionale e politica della Puglia e di Taranto. Proprio in sede regionale ci si muove per l’applicazione della legge approvata martedì scorso all’unanimità, che introduce una stretta sulle emissioni inquinanti dei poli industriali di Taranto e Brindisi con la novità della ‘Valutazione del danno sanitario’ con possibilità, per le autorità pubbliche, di fermare gli impianti non in regola.

Il 23 e 24 luglio è stato presentato lo studio “Valutazione economica degli effetti sanitari dell’inquinamento atmosferico: la metodologia dell’EEA” organizzato da ARPA Puglia. Tra gli studi presentati quello che certifica la presenza del piombo nelle urine dei tarantini.Sono 141 i soggetti analizzati (67 uomini e 74 donne).I valori di riferimento <0,5 – 3,5 (microgrammi/litro).Il valore medio riscontrato è stato di 10,8 microgrammi/litro. Il piombo è neurotossico e cancerogeno.


GUARDA IL VIDEO : http://cipiri6.blogspot.it/2012/07/taranto-linquinamento-dei-fondali.html
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