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venerdì 22 giugno 2012

Portare i criminali israeliani davanti a un tribunale penale internazionale




Gaza Nel mezzo dell’aggressione omicida israeliana a Gaza, il Fronte popolare per la liberazione della Palestina (FplP) richiama il resto delle fazioni della resistenza all’unità, e non tralascia un appello rivolto agli attori internazionali e regionali, affinché fermino Israele dal compiere altri massacri contro i palestinesi.
“Fermare anche il processo politico con la presenza statunitense. Per mezzo di esso, Israele sta guadagnando tempo sul campo, e ci sta massacrando”, affermano dal Fronte.
Si richiede a Fatah e Hamas, protagonisti di primo piano del processo politico di riconciliazione nazionale, di accelerare la fase per la formazione del governo provvisorio.
All’Autorità palestinese (Anp) si chiede di sottrarsi al ricatto negoziale israeliano e alle pressioni dall’estero.
Alla Lega Araba e all’Organizzazione per la Cooperazione Islamica (Oic) il FplP si appella perché si assumano le proprie responsabilità per il protrarsi di un’occupazione illegale.
All’Assemblea Generale Onu e agli enti internaizonli il partito palestinese chiede di imporsi su Israele per mezzo degli strumenti legali: patti, accordi e convenzioni nel rispetto della Convenzione di Ginevra.
“Portare i criminali israeliani davanti a un tribunale penale internazionale”: è questo l’appello.
 
Fonte: InfoPal

Israele impone sanzioni ai detenuti in sciopero della fame

La Palestinian Prisoners Society (PPS) ha riferito che l'Autorità delle prigioni israeliane ha imposto sanzioni su un certo numero di detenuti in sciopero della fame che hanno iniziato il loro sciopero 19 giorni fa, chiedendo alle fazioni politiche palestinesi di giungere a una riconciliazione completa.
La PPS ha emesso un comunicato stampa in cui dichiara che le sanzioni sono state òe seguenti: negare al detenuto le visite familiari per un mese, ponendolo in isolamento per una settimana e imponendo un'ammenda di 250 NIS (circa $ 65). Le sanzioni sono state applicate a 3 detenuti identificati come Nasser ash-Shaweesh, Salah al-Bokhary e Mohammad al-Hamama, che sono stati anche trasferiti in una località sconosciuta.
Inoltre, il detenuto Abdul-Atheem Abdul-Haq ha affermato che lo sciopero, compiuto insieme a sette altri detenuti, si prefigge principalmente di chiedere alle fazioni palestinesi di attuare l'accordo di Doha, considerato un passo importante verso la cessazione delle divisioni interne, e quindi di raggiungere una riconciliazione.
Abdul-Haq ha poi aggiunto che nei campi di detenzione israeliani i detenuti non pensano a come sopravvivere in prigione, ma a come essere liberati, e che "le divisioni interne tra le fazioni palestinesi stanno uccidendo le loro aspirazioni. Pertanto, stiamo portando avanti il nostro sciopero, per unire il nostro popolo, nella chiamata a porre fine alle divisioni interne, come tra i movimenti Fatah e Hamas che si devono riconciliare".
I detenuti che sono in sciopero della fame per la riconciliazione sono Nasser ash-Shaweesh, Salah al-Bokhary, Mohammad Hamama, Nasser Abu Kishik, Abdul-Rahman Othman, Bilal Bahloul e Abdul-Atheem Abdul-Haq.
 
Fonte: IMEMC

leggi anche: http://cipiri.blogspot.it/2012/06/gaza-altri-due-morti-palestinesi.html
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