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lunedì 7 maggio 2012

Regione, il rimborso auto RUBATO


Regione, 

 il rimborso auto RUBATO

Ai consiglieri regionali, oltre allo stipendio, viene dato un bel gruzzolo per gli spostamenti in auto fino al palazzo. Ovviamente non ai prezzi delle tabelle chilometriche Aci, per carità.
Ma l'aspetto più incredibile è che i viaggi vengono remunerati anche se i politici poi non li fanno.
È una scelta discrezionale quindi: il consigliere può esserci sempre, ogni giorno, o non esserci mai. Ma riceverà comunque dai 550 ai 3 mila e 400 euro al mese. È l’attività legislativa che è troppo scarsa o è l’assegno che è sproporzionato? Insomma è un privilegio ingiustificato? Qualche giorno fa l’Ufficio di presidenza ha messo mano all’indennizzo che, per assurdo, rischiava di aumentare, adeguando i parametri di riferimento a un’automobile di un’altra cilindrata.



 Rimborsi per le spese di trasporto. Una piccola voce fra le varie indennità e la diaria che ogni consigliere regionale d'Italia percepisce mensilmente, ma una spesa che a guardarla bene non è poi così minuta. In Emilia Romagna negli scorsi giorni è scoppiato lo scandalo: non solo il rinvio a giudizio del consigliere Pdl Alberto Vecchi per aver falsificato la propria residenza così da aumentare i costi del tragitto per le sedute, ma anche i rimborsi chilometrici più alti d'Italia. Erano 0,81 centesimi a chilometro, il doppio della media delle tariffe Aci, fino a qualche giorno fa. Ora la giunta di Errani ha approvato una riduzione a 0,50 cents per le sole effettive presenze dei consiglieri. Ma com'è messo il resto d'Italia? Molto bene, per i consiglieri, un po' meno per i contribuenti. Un consiglio al neo commissario Bondi su dove, forse, si può andare a risparmiare.

Presenze miracolose
Per il rimborso delle spese di trasporto molte regioni assumono un numero di ingressi forfettario cui fare riferimento. In Lombardia, Toscana, Molise, Lazio e Basilicata i consiglieri vengono rimborsati per diciotto viaggi al mese. Il record lo detiene il Friuli Venezia Giulia, che presume i suoi consiglieri arrivino a palazzo almeno 21 volte.

Peccato che dall'inizio dell'anno i giorni effettivi di lavoro del consiglio Trieste siano stati solo 40 (in tutto): meno della metà di quelli rimborsati.

Lo stesso vale per le altre Regioni. Nel 2011 il consiglio regionale lombardo si è riunito in tutto l'anno 26 volte. Ci sono i lavori delle commissioni, è vero, 206 riunioni registrate, ma il più delle volte accorpate negli stessi giorni perché nelle regioni d'Italia, si sa, raramente si lavora il lunedì e il venerdì.

Così i consiglieri lombardi si vedono comunque in busta paga un bel gruzzolo relativo a 212 presenze. A guadagnare di più in questo modo sono però i consiglieri della Basilicata, che ricevono 0,63 centesimi al chilometro per il doppio della distanza da casa. Assumendo che abiti a 50 chilometri dal capoluogo, un consigliere si trova così 13.600 euro l'anno di rimborso spese, una mancia di 1.134 euro al mese solo per muoversi in macchina.

Il mercato dei prezzi
Solo sei regioni su ventuno si basano sulle tariffe aggiornate dall'Aci. In molti casi nelle leggi istitutive o nei decreti dell'ufficio di Presidenza viene indicato genericamente il valore relativo al costo di un litro di benzina. In quest'articolo abbiamo tenuto come riferimento la cifra di 1,897 euro al litro, media nazionale per Quotidiano Energia al 30 aprile 2012. In tutta Italia i prezzi così calcolati variano dagli 0,25 centesimi al km stabiliti dalla Regione Puglia agli 0,63 della Basilicata. In media i valori si aggirano fra 0,37 e 0,47 cents a chilometro.

Sembrano briciole, ma bastano un paio di moltiplicazioni per ottenere dei rimborsi che assomigliano a veri e propri stipendi. Stando in Lombardia, si passa da un minimo di 295 a un massimo di 2.360 euro al mese per la distanza limite di 240 chilometri da Milano. In Calabria, ad esempio, i residenti nelle zone del Nord della regione vengono rimborsati per 300 chilometri: sono 120 euro in tasca al giorno. Bisogna poi stabilire qual è invece il tragitto minimo che bisogna esser costretti a compiere per aver diritto al rimborso: in Puglia sono 40 chilometri, nel Lazio 15, in Liguria si restituiscono le spese di traspoto anche a chi risiede nel capoluogo.

Facciamo a forfait
I conti sono più semplici quando le regioni stabiliscono un forfait corrispondente alle varie distanze. Lo fa, abbiamo visto, il Friuli Venezia Giulia. Ma i numeri li dà sul serio la Sicilia: per le spese di trasporto ferroviario, aereo e marittimo prevede per i suoi deputati un rimborso "forfetario" di 10.095 euro l'anno. Non basta, perché naturalmente comanda il trasporto su gomma. Siamo così a 13.293 euro l'anno per chi percorre al massimo 100 km, 15.979 per chi li supera. Non si vorrà negare qualcosa anche a chi è residente a Palermo, nonostante la macchina forse la prenda ben poco: infatti, sono 6.646 euro all'anno. Cifre, in realtà, simili alle spese delle altre regioni, se non fosse per l'attenzione riservata ai deputati palermitani.



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